Vrasciole calabresi

No, non sono polpette, sono vrasciole.

E guai a chi le chiama polpette!!

Siamo atterrati in Calabria, la madre patria della cipolla di Tropea e per le prossime settimane, credo ci regalerà un sacco di soddisfazioni culinarie.

Iniziamo con un antipasto famosissimo della cucina calabrese: le vrasciole, dall’antichissima origine, così antica che quando le mangerete, assaggerete anche un po’ di storia.

Sapete da cosa deriva il loro nome? Dalla vrascera (vrace ossia la brace) utilizzata per cuocere vari piatti della tradizione.

Sono diffuse in tutta la regione e vengono fritte nell’olio in modo che risultino croccanti fuori e morbide e umide all’interno.

Ingredienti (18 vrasciole):

- 400 gr di carne macinata mista (maiale e bovino)- 1 uovo - 1 fetta di pancarré S/glutine - Sale q.b - 1 spicchio di aglio - 1 rametto di prezzemolo - Olio di semi di girasole per frittura

Procedimento:

Fare le vrasciole è facilissimo e velocissimo, come per le polpette ovviamente!

Mettete , quindi, in un frullatore tutti gli ingredienti e frullate fino a quando non si saranno amalgamati bene tutti gli ingredienti e non si sarà formato un composto omogeneo e “appiccicoso”.

A questo punto, mettete l’olio in una padella dai bordi alti e mentre aspettate che arrivi a temperatura, iniziate a formare le vostre vrasciole, facendo prima una pallina e poi allungandola leggermente per dargli la forma ovale.

Una volta che l’olio è caldo, tuffatele dentro e fatele cuocere fino a quando non si saranno dorate.

Una volta cotte, ponetele su della carta assorbente e servitele calde.

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